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Indice

  1. Capitolo 301 La decisione che ha preso
  2. Capitolo 302 Sii mio per sempre
  3. Capitolo 303 Prologo
  4. Capitolo 304 Sposa Sostituta
  5. Capitolo 305 Buon compleanno
  6. Capitolo 306 La mia vita è fottuta
  7. Capitolo 307 Giorno delle Nozze
  8. Capitolo 308 La notte delle nozze
  9. Capitolo 309 Sensazione Confusa
  10. Capitolo 310 Mattina nel nuovo posto
  11. Capitolo 311 Cattive notizie
  12. Capitolo 312 Primo volo
  13. Capitolo 313 L'attacco
  14. Capitolo 314 Bacio inevitabile
  15. Capitolo 315 Desideri proibiti
  16. Capitolo 316 Prendersi cura
  17. Capitolo 317 Mattina incantevole
  18. Capitolo 318 Crepacuore
  19. Capitolo 319 Trovala
  20. Capitolo 320 Il pericolo
  21. Capitolo 321 Sfortunato
  22. Capitolo 322 Mi dispiace, piccola
  23. Capitolo 323 Mio marito è un mafioso
  24. Capitolo 324 Il mio angelo innocente
  25. Capitolo 325 Darle piacere nella vasca da bagno
  26. Capitolo 326 Momenti intimi
  27. Capitolo 327 La sua dolce moglie
  28. Capitolo 328 Qualcosa sta succedendo
  29. Capitolo 329 L'impegno
  30. Capitolo 330 Tra marito e moglie

Capitolo 100 Difficile da ammettere

Il cuore di Mia accelerava mentre correva attraverso gli sterili corridoi dell'ospedale, i suoi passi echeggiavano rumorosamente contro il pavimento di linoleum. Ricevette una chiamata da Lucas che fu brusca e allarmante: Adam era stato trovato, gravemente ferito, e ora era ricoverato in ospedale. Riuscì a malapena a elaborare l'informazione mentre si precipitava immediatamente in ospedale.

Mentre si avvicinava alla stanza di Adam, gli occhi di Mia colsero un fugace scorcio di una figura familiare. Il suo cuore saltò un battito. Le spalle larghe e i capelli scuri erano inconfondibili: sembrava proprio Alessandro. Ma prima che potesse confermare i suoi sospetti, la figura scomparve in fondo al corridoio, muovendosi con una velocità che la lasciò interrogare i suoi stessi sensi. Scuotendo la testa, Mia liquidò la cosa come un trucco della sua mente ansiosa. Alessandro non poteva essere lì.

Aprì la porta ed entrò nella stanza di Adam, con il respiro che le si bloccava in gola. La vista che incontrò i suoi occhi la fermò di colpo. Adam giaceva sul letto dell'ospedale, pallido e malconcio, il suo viso era un mosaico di lividi e tagli. Tubi e fili serpeggiavano attorno al suo corpo, collegandolo ai monitor che emettevano segnali acustici e riempivano la stanza con un suono costante e ritmico.

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