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Indice

  1. Capitolo 201
  2. Capitolo 202
  3. Capitolo 203
  4. Capitolo 204
  5. Capitolo 205
  6. Capitolo 206
  7. Capitolo 207
  8. Capitolo 208
  9. Capitolo 209
  10. Capitolo 210
  11. Capitolo 211
  12. Capitolo 212
  13. Capitolo 213
  14. Capitolo 214
  15. Capitolo 215
  16. Capitolo 216
  17. Capitolo 217
  18. Capitolo 218
  19. Capitolo 219
  20. Capitolo 220
  21. Capitolo 221
  22. Capitolo 222
  23. Capitolo 223
  24. Capitolo 224
  25. Capitolo 225
  26. Capitolo 226
  27. Capitolo 227
  28. Capitolo 228
  29. Capitolo 229
  30. Capitolo 230
  31. Capitolo 231
  32. Capitolo 232
  33. Capitolo 233
  34. Capitolo 234
  35. Capitolo 235
  36. Capitolo 236
  37. Capitolo 237
  38. Capitolo 238
  39. Capitolo 239
  40. Capitolo 240

Capitolo 153

Lily si avvicinò a lui e gli mise un dito sulle labbra. Scosse lentamente la testa con un'espressione triste sul viso. "Non possiamo permettere ai visitatori di entrare nella città principale e questo è ciò che sei." Quando Daniel cercò di discutere, Lily lo zittì. "Ho già messo alla prova la pazienza della Regina una volta portandoti qui, amore mio," disse. Lily chiuse gli occhi e gli diede un bacio dolce e appassionato. "Ti prometto che tornerò presto e ti racconterò tutto quando sarà il momento giusto." Con un gesto casuale della mano, la porta della sua camera si aprì. Poi, con una piroetta, si lanciò lungo il corridoio più veloce di quanto Daniel potesse comprendere qualsiasi essere vivente si muovesse. Nel momento in cui sbatté le palpebre, lei era già due livelli più in basso nel corridoio che si snodava a spirale all'esterno della caverna di ghiaccio.

Mentre la sua mente si concentrava sulla velocità a cui apparentemente le donne lì intorno potevano muoversi, Daniel entrò nella camera da letto di Lily e si fermò appena dentro la porta. La stanza, o il lussuoso appartamento come voleva chiamarlo, avrebbe potuto facilmente far impallidire qualsiasi attico di un hotel a cinque stelle, secondo lui. La porta si chiuse da sola dietro di lui, chiudendolo dentro. "Cos'è questa, una specie di prigione?" borbottò mentre esaminava la porta e non riusciva a trovare una maniglia, per non parlare di come si apriva.

Ma, pensò che, per quanto riguarda le prigioni, questa era sicuramente la migliore. Daniel poteva certamente pensare a posti peggiori in cui essere trattenuto. Il condominio di ghiaccio, come aveva iniziato a pensarci, era su due livelli e la luce del sole sembrava filtrare attraverso il ghiaccio dal soffitto a volta. Finì per gravitare verso la zona giorno dove c'erano posti per sedersi su soffici pellicce bianche e cuscini attorno a un focolare centrale. Ciò che catturò davvero la sua attenzione fu la moltitudine di libri sugli scaffali che costeggiavano il muro vicino alla rampa che portava al secondo livello.

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