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Indice

  1. Capitolo 402
  2. Capitolo 403
  3. Capitolo 404
  4. Capitolo 405
  5. Capitolo 406
  6. Capitolo 407
  7. Capitolo 408
  8. Capitolo 409
  9. Capitolo 410
  10. Capitolo 411
  11. Capitolo 412
  12. Capitolo 413
  13. Capitolo 414
  14. Capitolo 415
  15. Capitolo 416
  16. Capitolo 417
  17. Capitolo 418
  18. Capitolo 419
  19. Capitolo 420
  20. Capitolo 421
  21. Capitolo 422
  22. Capitolo 423
  23. Capitolo 424
  24. Capitolo 425
  25. Capitolo 426
  26. Capitolo 427
  27. Capitolo 428
  28. Capitolo 429
  29. Capitolo 430
  30. Capitolo 431
  31. Capitolo 432
  32. Capitolo 433
  33. Capitolo 434
  34. Capitolo 435
  35. Capitolo 436
  36. Capitolo 437
  37. Capitolo 438
  38. Capitolo 439
  39. Capitolo 440
  40. Capitolo 441
  41. Capitolo 442
  42. Capitolo 443
  43. Capitolo 444
  44. Capitolo 445
  45. Capitolo 446
  46. Capitolo 447
  47. Capitolo 448
  48. Capitolo 449
  49. Capitolo 450
  50. Capitolo 451

Capitolo 492

Una parte fondamentale del suo addestramento era stata imparare a percepire l'ambiente circostante. Eva contò attentamente venti paia di passi distinti che si allontanavano dalla stanza. Questi passi erano pesanti, a differenza di quelli del capo, che erano deliberati e morbidi. Poteva dire che quegli uomini erano dei rissosi, il tipo che faceva affidamento sulla forza bruta e sulla violenza diretta. Ma il capo? Era diverso. Poteva già dire che i suoi metodi tendevano di più verso una brutalità calcolata e creativa. Quello era ancora più pericoloso. Da quello che ricordava, quaranta uomini erano entrati nel magazzino prima, il che significava che circa venti erano rimasti indietro per sorvegliarla.

Il suo istinto la spingeva ad agire, ma non poteva permettersi di essere sconsiderata. Rischiò una piccola fessura della vista, aprendo gli occhi solo di un po'. Non c'era nessuno nelle sue immediate vicinanze. Gli uomini l'avevano lasciata sdraiata sul pavimento freddo, probabilmente pensando che fosse ancora priva di sensi. Sebbene la stanchezza le pesasse sul corpo e la vista si annebbiasse, Eva non era ancora uscita. La volontà di sopravvivere era una forza potente, e la sua bruciava forte.

Le corde che le legavano polsi e caviglie erano state legate con una forza feroce, tagliandole la pelle, ma ciò non significava che fosse indifesa. Si mosse leggermente, sentendo l'assenza della sedia che un tempo aveva limitato i suoi movimenti. Senza di essa, aveva una piccola possibilità.

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