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Indice

  1. Capitolo 452
  2. Capitolo 453
  3. Capitolo 454
  4. Capitolo 455
  5. Capitolo 456
  6. Capitolo 457
  7. Capitolo 458
  8. Capitolo 459
  9. Capitolo 460
  10. Capitolo 461
  11. Capitolo 462
  12. Capitolo 463
  13. Capitolo 464
  14. Capitolo 465
  15. Capitolo 466
  16. Capitolo 467
  17. Capitolo 468
  18. Capitolo 469
  19. Capitolo 470
  20. Capitolo 471
  21. Capitolo 472
  22. Capitolo 473
  23. Capitolo 474
  24. Capitolo 475
  25. Capitolo 476
  26. Capitolo 477
  27. Capitolo 478
  28. Capitolo 479
  29. Capitolo 480
  30. Capitolo 481
  31. Capitolo 482
  32. Capitolo 483
  33. Capitolo 484
  34. Capitolo 485
  35. Capitolo 486
  36. Capitolo 487
  37. Capitolo 488
  38. Capitolo 489
  39. Capitolo 490
  40. Capitolo 491
  41. Capitolo 492
  42. Capitolo 493
  43. Capitolo 494
  44. Capitolo 495
  45. Capitolo 496
  46. Capitolo 497
  47. Capitolo 498
  48. Capitolo 499
  49. Capitolo 500
  50. Capitolo 501

Capitolo 492

Una parte fondamentale del suo addestramento era stata imparare a percepire l'ambiente circostante. Eva contò attentamente venti paia di passi distinti che si allontanavano dalla stanza. Questi passi erano pesanti, a differenza di quelli del capo, che erano deliberati e morbidi. Poteva dire che quegli uomini erano dei rissosi, il tipo che faceva affidamento sulla forza bruta e sulla violenza diretta. Ma il capo? Era diverso. Poteva già dire che i suoi metodi tendevano di più verso una brutalità calcolata e creativa. Quello era ancora più pericoloso. Da quello che ricordava, quaranta uomini erano entrati nel magazzino prima, il che significava che circa venti erano rimasti indietro per sorvegliarla.

Il suo istinto la spingeva ad agire, ma non poteva permettersi di essere sconsiderata. Rischiò una piccola fessura della vista, aprendo gli occhi solo di un po'. Non c'era nessuno nelle sue immediate vicinanze. Gli uomini l'avevano lasciata sdraiata sul pavimento freddo, probabilmente pensando che fosse ancora priva di sensi. Sebbene la stanchezza le pesasse sul corpo e la vista si annebbiasse, Eva non era ancora uscita. La volontà di sopravvivere era una forza potente, e la sua bruciava forte.

Le corde che le legavano polsi e caviglie erano state legate con una forza feroce, tagliandole la pelle, ma ciò non significava che fosse indifesa. Si mosse leggermente, sentendo l'assenza della sedia che un tempo aveva limitato i suoi movimenti. Senza di essa, aveva una piccola possibilità.

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