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Indice

  1. Capitolo 152
  2. Capitolo 153
  3. Capitolo 154
  4. Capitolo 155
  5. Capitolo 156
  6. Capitolo 157
  7. Capitolo 158
  8. Capitolo 159
  9. Capitolo 160
  10. Capitolo 161
  11. Capitolo 162
  12. Capitolo 163
  13. Capitolo 164
  14. Capitolo 165
  15. Capitolo 166
  16. Capitolo 167
  17. Capitolo 168
  18. Capitolo 169
  19. Capitolo 170
  20. Capitolo 171
  21. Capitolo 172
  22. Capitolo 173
  23. Capitolo 174
  24. Capitolo 175
  25. Capitolo 176
  26. Capitolo 177
  27. Capitolo 178
  28. Capitolo 179
  29. Capitolo 180
  30. Capitolo 181
  31. Capitolo 182
  32. Capitolo 183
  33. Capitolo 184
  34. Capitolo 185
  35. Capitolo 186
  36. Capitolo 187
  37. Capitolo 188
  38. Capitolo 189
  39. Capitolo 190
  40. Capitolo 191
  41. Capitolo 192
  42. Capitolo 193
  43. Capitolo 194
  44. Capitolo 195
  45. Capitolo 196
  46. Capitolo 197
  47. Capitolo 198
  48. Capitolo 199
  49. Capitolo 200
  50. Capitolo 201

Capitolo 492

Una parte fondamentale del suo addestramento era stata imparare a percepire l'ambiente circostante. Eva contò attentamente venti paia di passi distinti che si allontanavano dalla stanza. Questi passi erano pesanti, a differenza di quelli del capo, che erano deliberati e morbidi. Poteva dire che quegli uomini erano dei rissosi, il tipo che faceva affidamento sulla forza bruta e sulla violenza diretta. Ma il capo? Era diverso. Poteva già dire che i suoi metodi tendevano di più verso una brutalità calcolata e creativa. Quello era ancora più pericoloso. Da quello che ricordava, quaranta uomini erano entrati nel magazzino prima, il che significava che circa venti erano rimasti indietro per sorvegliarla.

Il suo istinto la spingeva ad agire, ma non poteva permettersi di essere sconsiderata. Rischiò una piccola fessura della vista, aprendo gli occhi solo di un po'. Non c'era nessuno nelle sue immediate vicinanze. Gli uomini l'avevano lasciata sdraiata sul pavimento freddo, probabilmente pensando che fosse ancora priva di sensi. Sebbene la stanchezza le pesasse sul corpo e la vista si annebbiasse, Eva non era ancora uscita. La volontà di sopravvivere era una forza potente, e la sua bruciava forte.

Le corde che le legavano polsi e caviglie erano state legate con una forza feroce, tagliandole la pelle, ma ciò non significava che fosse indifesa. Si mosse leggermente, sentendo l'assenza della sedia che un tempo aveva limitato i suoi movimenti. Senza di essa, aveva una piccola possibilità.

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