Capitolo 169 Scontro di poteri
Dopo essersi trasferita a Firenze, Mia progettò di aprire diverse filiali in tutta Italia e si immerse rapidamente nel suo lavoro. I bambini iniziarono la loro nuova scuola ed erano impegnati ad adattarsi al loro nuovo ambiente e alle persone.
Alessandro era felicissimo di sentire finalmente che la sua casa era diventata davvero casa, con la moglie e i figli che vivevano lì. Tuttavia, la sfida più grande è stata convincere il Centro a permettergli di dimettersi da Don. Sembrava che non fossero disposti a lasciarlo andare. Organizzò un incontro con i capi del Centro: i tre Don in pensione, Salvatore, Giuseppe e Luigi. Sebbene avessero passato le loro posizioni a meritevoli successori, avevano ancora un'influenza significativa sulla mafia.
"Don Alessandro, non possiamo accettare questo tipo di ribellione all'interno del nostro sistema", disse Luigi con la sua voce dura e fredda. "Se la notizia di questo dovesse uscire, molti dei nostri inizieranno a ribellarsi e a cospirare contro di noi. Non c'è modo che possiamo concedervi di uscire dalla mafia".