Capitolo 62

Bene, vai da lui.

Faccio un respiro profondo e sospiro. Ancora una volta i loro bisogni sono più grandi dei miei. Ci alziamo lentamente e ci avviciniamo a lui, strofinandoci contro la sua gamba. Riesco a sentire tutto il suo corpo tremare di rabbia. Continuiamo a girargli intorno e ad accarezzargli le gambe. Ci aggiriamo davanti a lui e lo guardiamo negli occhi. Lui fa qualche respiro profondo e ci guarda, con le lacrime agli occhi. Sta cercando di trattenere la tristezza e la rabbia che prova e alza lentamente la mano per passarla nella nostra pelliccia appena dietro il mio orecchio. Il mio lupo fa le fusa al contatto e chiude gli occhi, lasciando che il contatto ci calmi entrambi. Sento il suo peso spostarsi e apriamo gli occhi per vedere che si è inginocchiato davanti a noi, entrambe le mani sui lati del muso del mio lupo, guardandoci direttamente negli occhi.

"Mi dispiace tanto, Sky. So che non posso tornare indietro o anche solo iniziare a rimediare, ma ci proverò. Ho pensato che se avessi fatto semplicemente quello che papà mi aveva chiesto e avessi mantenuto le distanze, gli avrei tolto l'attenzione da te. Immagino che quell'idea mi si sia ritorta contro. Non ho mai saputo quanto fosse grave, perché mi sono messo i paraocchi e ho solo sperato che andasse tutto bene, visto che non ti sei mai lamentato di niente. Non ti sei mai ammalato o chiesto niente. Non è che andasse tutto bene, vero?" Il mio lupo scuote la testa. Ora le sue lacrime scendono silenziosamente. "Non ho bisogno di dettagli, se non vuoi condividerli, ma ho bisogno di sapere il peggio Sky. Perché hai delle cicatrici che non sono mai guarite correttamente? Perché sembra che tu sia una persona diversa a scuola rispetto al campo di allenamento o quando sei solo con noi?"