Capitolo 339 Non avrò pace finché non sarai morto
"Sono una peccatrice?" pensò Eliza.
Tremava di rabbia.
Poi gli sorrise con rabbia: "Mi hai reso una peccatrice, e potrei dire lo stesso a te. Vuoi che io espii i miei peccati al tuo fianco; voglio anche che tu ti penta di ciò che hai fatto. Dal momento che non sei disposto a perdonarmi, non lo farò neanche io!"