Capitolo 415 PENECIDIO
ELLIOT
Mi alzai dalla sedia, con le cosce tese, sentendo il suo respiro affannoso contro il mio addome, le sue unghie che mi penetravano nel culo, la tensione della sua gola che vibrava intorno al mio cazzo.
Chiusi gli occhi, sul punto di crollare, sul punto di venire, immaginandola già inghiottire ogni goccia del mio piacere.