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Indice

  1. Capitolo 201
  2. Capitolo 202
  3. Capitolo 203
  4. Capitolo 204
  5. Capitolo 205
  6. Capitolo 206
  7. Capitolo 207
  8. Capitolo 208
  9. Capitolo 209
  10. Capitolo 210
  11. Capitolo 211
  12. Capitolo 212
  13. Capitolo 213
  14. Capitolo 214
  15. Capitolo 215
  16. Capitolo 216
  17. Capitolo 217
  18. Capitolo 218
  19. Capitolo 219
  20. Capitolo 220
  21. Capitolo 221
  22. Capitolo 222
  23. Capitolo 223
  24. Capitolo 224
  25. Capitolo 225
  26. Capitolo 226: Perde il controllo se sono vicino
  27. Capitolo 227: Conflitto esplosivo
  28. Capitolo 228: Mutazione
  29. Capitolo 229: Vai
  30. Capitolo 230: Stai lontano da me
  31. Capitolo 231: Scomparire e apparire
  32. Capitolo 232: Sta uscendo fuori
  33. Capitolo 233: Risvegliare il suo Sé
  34. Capitolo 234: Chiudetelo a chiave
  35. Capitolo 235: Sono io il prezzo?
  36. Capitolo 236: Sacrificio di sé
  37. Capitolo 237: Nebbia vorticosa
  38. Capitolo 238: Il tritone dalla coda viola scuro
  39. Capitolo 239: Prendere la persona sbagliata
  40. Capitolo 240: Il paranormale
  41. Capitolo 241: Il nome tabù
  42. Capitolo 242: Corrotto
  43. Capitolo 243: Massaggio con olio
  44. Capitolo 244: Yiki corrotto
  45. Capitolo 245: Salvare me stesso
  46. Capitolo 246: Possessività immutabile
  47. Capitolo 247: Salvato dal nemico
  48. Capitolo 248: Riapparire
  49. Capitolo 250: Sei cambiato
  50. Capitolo 250: Questo è il mio destino

Capitolo 278: In realtà mi ha abbandonato

Fissai infelice il punto in cui i suoi artigli palmati si toccavano, intenzionato a scoprire cosa stesse studiando... solo per rendermi conto che sulla mia pelle apparivano dei pattern simili a circuiti, come se fossero stati scansionati da una specie di scanner. I pattern erano avvolti in una sequenza regolare e sembravano la proiezione di una scala, e svanivano ogni volta che gli artigli di Dicken si allontanavano dalla mia pelle: non avrei notato affatto quel curioso cambiamento se non avessi tenuto d'occhio cosa stava facendo Dicken.

Quando la zampa di Dicken si spostò sulle mie caviglie, il suo sguardo sereno sembrò muoversi come se avesse notato qualcosa, e non potei fare a meno di sentirmi elettrizzato.

"Di-" Mi fermai goffamente dal pronunciare il suo nome, cogliendo comunque l'occasione per spiegare rapidamente, "Mi credi adesso? Sono davvero speciale, non è vero? Sono davvero la tua progenie..."

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