Capitolo 365
Ora Emeriel stava piangendo, ma stava anche ridendo, e il suono era un miscuglio di entrambe le cose.
Al suo uomo non importava. La baciò su tutto il viso, frenetico e senza freni. "Ti sento", mormorò tra un bacio e l'altro.
"P-posso sentirti anche io", disse con voce strozzata, muovendo le mani nel tentativo di toccarlo ovunque riuscisse a raggiungere il suo corpo.